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Benessere

Anziani in casa di riposo, come gestire il trasferimento

Vivere una vita intera in una casa, circondati dai propri effetti personali, dai ricordi e dagli affetti è fondamentale per una persona anziana. Tuttavia quando la sua autonomia diminuisce e i figli sono impossibilitati a prendere cura, può essere necessario rivolgersi ad una casa di riposo. Un gesto d’affetto, il desiderio di vedere il proprio genitore vivere in pieno confort e seguito di giorno in giorno da professionisti, ma che a volte potrebbe non essere vissuto allo stesso modo dalla persona anziana. Nelle strutture importanti, come la casa di riposo villa del sole, all’ospite non si fa mancare nulla; tuttavia cerchiamo di capire come gestire il trasferimento della persona anziana per evitare che la prenda troppo male.

Quali rischi si potrebbero verificare?

Il trasferimento di un anziano in una struttura preposta alla sua assistenza potrebbe essere traumatico per il diretto interessato. E spesso i familiari lo ignorano. La persona anziana potrebbe infatti non vivere bene l’idea di dover convivere e socializzazione per forza con altri anziani, potrebbe vivere male l’idea di dover lasciare la propria casa, il proprio spazio personale, la propria privacy. Ma soprattutto non manda giù l’idea del distacco con i propri cari.

Sapendo ciò, i familiari possono provare a porre in essere delle strategie dei modus operandi atti a rendere più celere e positivo l’adattamento al nuovo ambiente.

Informare l’anziano gradatamente

La prima cosa che devi fare se devi far trasferire uno dei tuoi genitori in una casa di riposo, è prepararlo all’idea di dover cambiare ambiente. L’informazione va data in largo anticipo, perché psicologicamente, mentalmente, la persona anziana si deve abituare al pensiero che presto la sua vita avrà un aspetto, uno scorrimento e una consistenza differenti. Magari puoi portare tuo padre o tua madre a visitare la casa di riposo, potresti fargliene vedere più di una e chiedere un suo parere. Una volta che avrai scelto la struttura, fagli stringere amicizia con la persona che lavora lì, così da avere facce amiche una volta che si sarà trasferito.

Il dialogo è importante, per appianare il senso di stress che può prendere la persona anziana a causa del cambiamento. E poi lascia intendere che non si tratta di abbandono ma di una necessità che non andrà a compromettere la tua attenzione e la tua presenza nella sua vita.

Come vedere se la persona anziana soffre o sta bene

Non è detto che il trasferimento in casa di riposo sia traumatico per la persona anziana, ma è importante tenere d’occhio l’atteggiamento del soggetto interessato. Per prima cosa assicurati che nella struttura fa fa scelta tuo padre o tua madre abbia la giusta dose di privacy, il suo spazio non condivisibile, dove può vivere in assoluta indipendenza. In secondo luogo chiedi agli operatori se si relaziona con gli altri ospiti, se partecipa alle attività o a qualunque altra cosa che richiede la sua presenza.

Se tuo padre o tua madre sono ancora sufficienti autonomi, e sono cioè in grado di controllare loro stessi, fa in modo che l’ambiente che li circonda renda confortevole questa situazione. Quello che serve all’anziano è sentirsi utile, essere qualcuno nella struttura e dare il proprio contributo. Se non fa ciò e sta sempre in disparte, forse il trasferimento non ha fatto bene.

Infine vai a trovarlo spesso, sempre, se puoi ogni giorno. Sono i tuoi genitori, ti hanno cresciuto e amato e meritano altrettanto amore. La tua presenza, la possibilità di vederti, parlarti, giocare con i nipoti fa in modo che si sentano meno soli e niente affatto abbondanti. In questo modo il diretto interessato si sente voluto bene e sa di avere un motivo per cui svegliarsi il giorno dopo: vedere te.