L’ecografia all’addome è un esame di diagnostica per immagine che viene svolto di routine. Il suo obiettivo è quello di indagare la dimensione, la struttura e la forma degli organi e dei tessuti presenti nella cavità addominale umana. Oggetto dell’indagine diagnostica possono essere anche i vasi sanguigni.
Indicazioni
L’ecografia addominale – che può essere completa o riguardare solo parte della suddetta cavità – è indicata in diversi frangenti.
Tra questi, spiccano le situazioni in cui si sospetta la presenza di una massa tumorale o di una cisti. L’esame, inoltre, può essere chiamato in causa anche nelle situazioni in cui la diagnosi di tumore è già avvenuta e si ha, di riflesso, la necessità di monitorare la progressione della malattia.
Come si esegue
L’ecografia addominale è un esame privo di invasività.
L’operatore utilizza un ecografo che, grazie agli ultrasuoni, permette di farsi un’idea, come poco fa accennato, della situazione degli organi e delle altre strutture presenti nella cavità addominale.
Per amor di precisione, rammentiamo che, nel momento in cui sussiste la necessità di studiare i vasi sanguigni, si ricorre alla tecnica dell’eco-doppler.
Mentre viene eseguita l’ecografia dell’addome, il paziente si trova su un lettino in posizione supina con la parte superiore del corpo nuda. L’operatore, dopo aver distribuito sulla pelle del gel con lo scopo di ottimizzare lo scorrimento della sonda, procede con l’analisi delle strutture.
Può capitare che, nel corso dell’esame, il medico che lo esegue chieda al paziente di inspirare o di cambiare posizione. Essenziale è seguire pedissequamente le sue istruzioni. Si tratta, infatti, di richieste finalizzate a migliorare la visibilità degli organi e dei tessuti.
Tutti i pazienti possono sottoporsi a ecografia addominale?
Assolutamente sì. Doveroso, però, è ricordare che la presenza di pannicoli adiposi consistenti tipica dei soggetti obesi o in sovrappeso può comportare delle difficoltà nella visione da parte dell’operatore.
La medesima problematica può palesarsi quando, sul lettino dello studio, è presente un paziente che è stato sottoposto, in passato, a interventi di chirurgia addominale.
Preparazione
L’unica accortezza che bisogna adottare in vista di un’ecografia all’addome – sia completa, sia parziale – riguarda il fatto di impegnarsi, nei giorni che precedono l’esame, per eliminare l’aria presente nello stomaco.
Possono rivelarsi utili a tal proposito le pastiglie a base di carbone vegetale, la cui assunzione andrebbe iniziata 2/3 giorni prima dell’ecografia (ovviamente dopo aver consultato il proprio medico di fiducia per accertare l’assenza di controindicazioni).
Se ci si deve sottoporre a un’ecografia alla parte inferiore dell’addome, è bene presentarsi con la vescica piena.
Nei frangenti in cui l’esame è previsto a un orario pomeridiano, è opportuno osservare digiuno assoluto per le sei ore precedenti (è consentita una colazione leggera).
I costi
Parliamo ora dei costi, un aspetto che può essere soggetto a diverse variabili.
In generale, il costo di un’ecografia all’addome completo può variare dai 60 ai 100/150 euro. Tutto dipende dal medico/studio a cui ci si rivolge e anche dalla zona del Paese in cui la struttura o lo studio si trovano. Un’altra discriminante riguarda la scelta di eseguire l’esame privatamente piuttosto che con il ticket.
L’ecografia addome completo costo può variare anche sulla base della zona della città in cui è situata la struttura (basti pensare a casi di grandi centri urbani come Milano). Oggi come oggi, grazie a servizi online come CupSolidale, è in ogni caso possibile, in pochi click, farsi un’idea delle proposte economiche richieste nella zona in cui si vive (per quanto riguarda le realtà private e i prezzi dell’ecografia all’addome convenzionata).
Concludiamo rammentando che l’esecuzione dell’ecografia addominale non comporta effetti negativi sulla presenza mentale. Ecco perché non è obbligatorio venire accompagnati e, una volta finito l’esame, è possibile riprendere la propria vita normale, anche guidare la macchina.