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Benessere

Il sesso è incompatibile con l’ipertensione?

Il Killer silenzioso

L’ipertensione  è nota in campo medico anche come “killer silenzioso” in quanto spesso, nella maggior parte dei casi, non provoca sintomi in chi ne soffre ma continua a fare il suo lavoro negativo sull’organismo, in molti casi portando effetti talmente negativi da provocare invalidità pesanti o anche la perdita della vita. Sembra, secondo stime mediche, che un terzo della popolazione adulta possa avere dei problemi di valori di pressione elevati, oltre alla soglia della normalità e che di questi oltre la metà non ne sia nemmeno consapevole o comunque non metta in atto alcuna misura per tenere sotto controllo, entro valori normali la propria pressione.

Purtroppo proprio il fatto che la pressione alta, entro certi limiti non provochi sintomi porta le persone a sottovalutarla anche nella consapevolezza di soffrirne, fino a quando si presentano dei sintomi che, a quel punto, significano che dei danni si sono già realizzati, chiudere la stalla quando i buoi sono scappati serve a poco.

In molti si domandano, consapevoli di avere problemi di pressione alta, se questa può peggiorare con l’attività sessuale. Il problema non è tanto di un incremento di rischi per l’ipertensione per via di legami con il sesso, sebbene certamente qualsiasi attività fisica, compreso il sesso, possa contribuire all’innalzamento della pressione arterioso per via della necessità di far giungere più ossigeno ai tessuti al fine di consentire ai muscoli di affrontare gli sforzi richiesti; il problema, piuttosto, è legato all’uso di farmaci atti a favorire l’erezione che possono essere rischiosi per chi soffre di ipertensione, aumentando i rischi di incidenti cardio vascolari.

Il legame tra ipertensione e sessualità

L’ipertensione può avere effetti negativi sulla soddisfazione sessuale sotto diversi punti di vista; per fare in modo che gli effetti negativi sulla tua salute sessuale per colpa della pressione alta siano i minimi possibili, è necessario un approccio multidisciplinare, un lavoro d’equipe che vede coinvolto l’andrologo, il cardiologo e il tuo medico di base insieme ate per una gestione complessiva del problema e la soluzione senza alcun senso di vergogna che sarebbe non giustificato, come non deve generare vergogna nessun tipo di problema di salute.

Quali danni provoca l’ipertensione?

L’ipertensione lentamente ma progressivamente, provoca alterazioni nella struttura dei vasi sanguigni, causando restringimenti delle arterie e il loro indurimento,m riducendo il flusso sanguigno a valle. Il pene è un organo fortemente vascolarizzato, il suo funzionamento in realtà dipende proprio dal notevole afflusso di sangue ai corpi cavernosi, per cui una riduzione di afflusso di sangue ha come conseguenza un’erezione non ottimale con la possibilità anche di perdere la capacità erettile con l’insorgenza del disturbo che viene chiamato “impotenza”, quindi l’impossibilità di mettere in atto o concludere efficacemente un rapporto sessuale. La disfunzione erettile in un uomo iperteso può non essere fine a se stesso ma rappresentare un problema circolatorio, un danno che può essere un campanello d’allarme di danni più pericolosi.

Quello che è certo è che una disfunzione erettile può facilmente essere causa di ansia e provocare un forte calo dell’autostima mentre verso la Partner crea difficoltà nella relazione di coppia, fino anche a metterla in crisi.

Vediamo, quindi, che l’ipertensione va oltre ai danni strettamente fisici e di influenza sulla sessualità della persona ma ha anche riflessi sull’equilibrio psicologico e sociale, avendo come conseguenza collaterale anche la rottura di rapporti familiari. La cosa importante è tenere sotto controllo periodico la pressione arteriosa e rivolgersi al medico se si nota una tendenza all’ipertensione per instaurare una terapia il più precoce possibile per mantenerla entro limiti normali. Una volta impostata la terapia è assolutamente necessario seguirla scrupolosamente, tenere le pastiglie nel cassetto non aiuta per niente.