Si sente spesso parlare di massa grassa, e non sempre con cognizione di causa: in questo articolo spieghiamo di che cosa si tratta e come si può ridurre. Fa chiarezza sull’argomento il nutrizionista a Udine dott. Mauro Meloni.
La massa grassa non è altro che il tessuto adiposo del corpo umano, e consiste in un eterogeneo insieme di lipidi: il colesterolo, i fosfolipidi e i trigliceridi. Sono numerose le funzioni svolte dalla massa grassa, che è un componente indispensabile delle guaine nervose e delle membrane cellulari e, inoltre, costituisce la riserva energetica per il nostro corpo. Grazie alla massa grassa, inoltre, possono essere trasportate nelle cellule le vitamine liposolubili come la vitamina A, la vitamina D e la vitamina E. Vale la pena di menzionare anche la funzione regolatrice del tessuto adiposo, che serve a modulare la temperatura del corpo ed è precursore della vitamina D, degli acidi biliari e degli ormoni.
La reputazione negativa della massa grassa
Eppure, a dispetto di tutte queste preziose funzioni, la massa grassa viene di frequente considerata sotto una luce negativa. Come si può intuire, si tratta di uno sbaglio, in quanto il tessuto adiposo è di fondamentale importanza dal punto di vista fisiologico, ovviamente a condizione che sia presente in quantità adeguate. È ovvio, d’altro canto, che un eccesso di massa grassa può avere ripercussioni negative. Il grasso è in grado di accumularsi nell’organismo umano (a differenza delle proteine e degli zuccheri); ciò avviene negli adipociti. Ad agevolare il suo accumulo, di solito, è un surplus di calorie provocato da una presenza eccessiva di carboidrati o di zuccheri nella dieta.
Il grasso corporeo
A seconda della localizzazione, è possibile distinguere tra grasso corporeo essenziale, grasso corporeo bruno, grasso corporeo viscerale e grasso corporeo sottocutaneo. Quest’ultimo, come il suo nome lascia intuire, costituisce la principale riserva energetica del corpo umano ed è situato tra il muscolo scheletrico e il derma. Si tratta di una tipologia di grasso più sana del grasso corporeo viscerale, fermo restando che una presenza eccessiva può essere fonte di infiammazione; essa, inoltre, è correlata a una condizione di sovrappeso, da cui derivano non solo problemi di natura estetica, e quindi psicologica, ma anche difficoltà nell’esecuzione dei normali movimenti quotidiani.
Come ridurre la massa grassa
Nella maggior parte dei casi a provocare un eccesso di massa di grassa è uno stile di vita sbagliato, basato tra l’altro su abitudini alimentari non corrette. In particolare, una dieta ipercalorica, basata su un consumo eccessivo di grassi di poca qualità e di zuccheri semplici, è problematica a livello metabolico, in modo particolare nel caso in cui sia abbinata alla sedentarietà. L’accumulo di adipe può essere facilitato da specifiche disfunzioni endocrine o da una predisposizione genetica, ma in ogni caso seguire delle norme alimentari corrette permette di tenere sotto controllo l’aumento di peso. Molto importante è l’esercizio fisico, a condizione che sia pianificato in maniera adeguata e sia, in un certo senso, ragionato.
La qualità dell’esercizio fisico
Come dire: va bene l’esercizio fisico, ma a condizione che sia di qualità e che venga svolto in maniera adeguata. Per esempio non ha senso seguire uno stile di vita sedentario tutta la settimana e poi compiere uno sforzo fisico importante la domenica. Il corpo umano ha bisogno di uno stimolo costante, perché solo così si può sviluppare un adeguato adattamento fisiologico. Che si tratti di escursioni in montagna, di leggere corsette al parco, di nuotare in piscina o di andare in palestra, quel che conta è allenarsi in modo costante e senza esagerare, soprattutto se si parte da zero. Il consiglio è comunque di farsi seguire da un professionista del settore.